di Carmen Vogani
C’è delusione per come sono andate le cose a Reggio Calabria il 13 Marzo. Il ‘No Mafia Day’, la manifestazione contro tutte le cosche nata sul web e che aveva raccolto più di 6.000 adesioni, non si è tradotta in una partecipazione fisica imponente come da buoni propositi. Non è stata una giornata di festa, di musica e di impegno, ma di imbarazzante desolazione. A nulla è valso l’invito della procura reggina di stare uniti, per mostrare pubblicamente il No alla ‘ndrangheta e a tutte le mafie.
L’anno dei fatti di Rosarno, della bomba alla procura di Reggio Calabria e delle intimidazioni ai giornalisti impegnati nella lotta alla mafia, non meritava un ‘No Mafia Day’ così misero. Sabato 13 Marzo a Reggio Calabria le condizioni climatiche erano avverse, ma siamo proprio sicuri che sia bastata la pioggia a scoraggiare i reggini? Chi ha marciato pacificamente per le strade della cittadina calabrese assicura che la maggior parte dei presenti è arrivata da altre regioni del nostro Paese, un dato su cui bisognerà riflettere.
Chi era presente ce l’ha messa tutta, ha urlato “Reggio non stare lì a guardare, scendi in piazza a manifestare”, ma di ritorno c’è stato solo l’eco di accenti estranei ad una città che muore lentamente. Dire che i cittadini reggini non sentono l’esigenza di liberarsi dalla mafia è una menzogna, anche se nei fatti il quasi immobilismo di sabato scorso fa pensare a ben altro.
Avevano annunciato la loro presenza alla manifestazione, tra gli altri, la Provincia di Reggio Calabria, il Museo della ‘ndrangheta, la Confesercenti, Confindustria, l’archivio multimediale Stopndrangheta.it, la Tavola provinciale della legalità, Sos Impresa e l’Atam (l’azienda di trasporti municipale). E poi associazioni, comitati, reti, movimenti e partiti politici, studenti e professori, cittadine e cittadini.
C’erano bandiere e politici in odore di regionali accanto agli organizzatori ai quali va comunque riconosciuto l’impegno e la tenacia. E’ possibile, che la politicizzazione dell’evento abbia indignato qualcuno, d’altronde fino a quando si relegherà la lotta alla mafia ai partiti di centrosinistra, i cittadini onesti che votano a destra, a buona ragione, saranno ostili a manifestazioni di questo tipo. I cittadini calabresi, condannati per omertà, dopo cortei e slogan, restano soli, scendere in piazza a qualcuno è sembrata l’ennesima occasione per illudersi di un cambiamento che pare quanto mai lontano, quindi è rimasto a casa. Una cosa è certa, sabato 13 Marzo, abbiamo perso tutti.
...il discorso è piuttosto lungo e articolato soprattutto x ki è nato e cresciuto a reggio e soprattutto vive questi momenti in questa meravigliosa città ....partendo dal presupposto che cmq è giusto dimostrare il ns no alla mafia e che tra "il non parlarne e il parlarne" è sempre giusto "parlarne" per nn rimanere nel celato oblio, in quella specifica situazione i vari organizzatori hanno commesso molti e molti errori che per una città cm reggio in questo periodo debbono essere presi in considerazione e analizzati come la coincidenza di tanti altri avvenimento di vario genere (conoscendo il carattere dei reggini ma cmq nn serve a giustificare l'assenza), per non parlare del fatto che in molti tendono a relegare la lotta alle mafie e alla corruzione alle forze della sinistra quando, dovrebbe essere trasversale, una lotta trasversale (anche se è sempre stato un forte cavallo di battaglia della destra-della sua base militante, la lotta allae mafie e alla corruzione) e poi cmq la presenza di politici anche di destra è stata scalfita da vigliacchi e ingiustificati slogan contro il pdl, berlusconi e scopelliti....per la serie mia che chi vota e con tanto di trasporto a destra sentirsi dire, pur partecipando al corteo: scopelliti a testa in giù ricordando tanto piazzale loreto, oppure berlusconi è il primo mafioso e il secondo è scopelliti (reggio è cresciuta prima cn falcomatà e poi con scopelliti) allontana giustiamente chiunque volesse parteciparvi. Infine rimane pur sempre il fatto, che è bene riconfermarlo e scriverlo a chiare lettere, che chi non partecipa a tutto ciò non significa che è omertoso o peggio ancora è "compare" di qualche clan mafioso, rispetto a chi vi partecipa il più delle volte senza dare poi un vero prosieguo alla manifestazione o corteo che sia, dato che ogni giorno ci sono giovani che si impegnano nei vari rami della società: volontariato, politica giovanile, attività sportive, università, ecc, ecc...con l'obiettivo di rendere l'uomo non solo di oggi ma anche e soprattutto di domani migliore e meno individualista, spesso scontrandosi palesemente cn quell'atroce cancro della 'ndrangheta che impervia come una moda, uno stile di vita dei giovani, dei ragazzi e che comporta il loro disinteresse per tutto ciò che li circonda. ...si potrebbero dire tante e tante cose ancora....ma credimi la gente si è stufata secondo me di questi continui cortei e/o manifestazioni di massa contro...contro tutti e contro ogni cosa per il solo fatto che alla fine nn vede cambiare nulla....non si è più nella palermo post falcone e post borsellino....a reggio...reggio si è stancata....e per risollevarla occorre lo spirito e il coinvolgimento giovanile all'interno del vivere quotidiano nelle sue diverse accezioni...e nn manifestazioni...!spero di esser stato chiaro e soprattutto di non sollevare inopportuni fraintendimenti.
RispondiEliminasono d'accordo cn te!
RispondiEliminail discorso è piuttosto lungo e articolato soprattutto x ki è nato e cresciuto a reggio e soprattutto vive questi momenti in questa cittadina ....partendo dal presupposto che cmq è giusto dimostrare il ns no alla mafia e che tra il non parlarne e il parlarne è sempre giusto parlarne per nn rimanere nel celato oblio, in quella specifica situazione i vari organizzatori hanno commesso molti e molti errori che per una città cm reggio in questo periodo debbono essere presi in considerazione e analizzati come la coincidenza di tanti altri avvenimento di vario genere (conoscendo il carattere dei reggini ma cmq nn serve a giustificare l'assenza), per non parlare del fatto che in molti tendono a relegare la lotta alle mafie e alla corruzione alle forze della sinistra quando, da un lato dovrebbe essere trasversale, una lotta trasversale, e poi dai...è sempre stato un cavallo di battaglia della destra(non proprio dei politici ma della base di destra dei giovani)...e poi cmq la presenza, cm dicevi te, di politici anche di destra è stata scalfita da vigliacchi e ingiustificati slogan contro il pdl e scopelliti....per la serie mia cara carmen che chi vota e con tanto di trasporto a destra sentirsi dire pur partecipando al corteo: scopelliti a testa in giù ricordando tanto piazzale loreto, allontana giustiamente chiunque volesse parteciparvi. Infine rimane pur sempre il fatto, che è bene riconfermarlo e scriverlo a chiare lettere, che chi non partecipa a tutto ciò non significa che è omertoso o peggio ancora è "compare" di qualche clan mafioso, rispetto a chi vi partecipa il più delle volte senza dare poi un vero prosieguo alla manifestazione o corteo che sia, dato che ogni giorno giovani come me si impegnano nei vari rami della società: volontariato, politica giovanile, attività sportive, università, ecc, ecc...con l'obiettivo di rendere l'uomo non solo di oggi ma anche e soprattutto di domani migliore e meno individualista, spesso scontrandosi palesemente cn quell'atroce cancro della 'ndrangheta che impervia come una moda, uno stile di vita dei giovani, dei ragazzi e che condiziona il loro disinteresse per tutto ciò che li circonda. ...si potrebbero dire tante e tante cose ancora....ma credimi la gente si è stufata secondo me di questi continui cortei e/o manifestazioni di massa contro...contro tutti e contro ogni cosa per il solo fatto che alla fine nn vede cambiare nulla....non si è più nella palermo post falcone e post borsellino....a reggio...reggio si è stancata....e per risollevarla occorre lo spirito e il coinvolgimento giovanile all'interno del vivere quotidiano nelle sue diverse accezioni...e nn manifestazioni...!
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