lunedì 8 marzo 2010
CONTRO LE MAFIE: LIBERA STAMPA PER LIBERE MENTI
di Vincenzo Arena
"La bellezza e l’inferno". Da questa raccolta di scritti di Roberto Saviano, recentemente pubblicata da Mondadori, occorre partire per tracciare una strada lungo cui procedere al fine di dimostrare che Cosa Nostra può essere sconfitta, che la mafia è mortale, come diceva Falcone, e che il “testo”, in particolare il racconto giornalistico cross-mediale possa essere un’imprescindibile arma per far vacillare la mafia, le mafie. Saviano scrive:
"(…) credo che chiunque abbia in cuor suo una concezione di cosa sia la bellezza, di cosa sia la possibilità di vivere liberi e di amare, non sopporta il puzzo del compromesso, la corruzione, la devastazione della propria terra. Per questo mi piace dire, parafrasando Albert Camus: “Esiste la bellezza ed esiste l’inferno, vorrei (…) rimanere fedele ad entrambi” .
Ecco spiegato lo spirito più vivo di questo spazio web: raccontare storie "di mafia", le vicende di chi ha raccontato e racconta cosa nostra, camorra, 'ndrangheta, sacra corona unita (uso volontariamente il minuscolo), le uove forme di malavita organizzata ch hano posto radici in Italia e fuori dai confini nazionali. Vogiamo raccontare di quelle terre, delle "nostre" terre e di chi ha fatto e fa della penna, della macchina da scrivere, dell’occhio della telecamera, delle frequenze di una radio e di una tv, dell’ipertesto del web un equipaggiamento contro il virus della cultura mafiosa prima che contro le sue manifestazioni più violente e tristemente note.
Testimoniare l’inferno, penetrare nell’abisso più scuro e tirarne fuori una parola, una gemma di vita da cui ripartire, da custodire e proteggere. Guardare in faccia il mostro, non abbassare lo sguardo ed anzi dirgli in faccia, a testa alta, alla luce del sole, che la voglia di vivere liberi è più forte della paura di morire, più grande del compromesso che rende “sereni” ma schiavi.
Siamo anche consapevoli di come la stampa italiana scelga spesso volonatriamente e "convenientemente" di essere schiava di cordate politiche, di lobbies economiche, di coorporazioni. Tuttavia crediamo che una stampa libera sia possibile, attraverso il web, e il giornalismo libero può essere ossigeno per le coscienze.
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